L’Ircocervo è online!

Ci siamo. Con tanta emozione vi annunciamo che finalmente il primo numero dell’Ircocervo è online!

L'IRCOCERVO copertina1Contiene sei racconti: due di autori affermati (un inedito di Gianfranco di Fiore e la prima traduzione italiana di Aimee Parkison) e quattro di brillantissimi autori che abbiamo selezionato attraverso una call, voci decise e originali, che non hanno avuto paura di uscire dallo zoo del racconto canonico per creare nuove e curiose creature mitologiche.

Gianfranco Di Fiore, già candidato al Premio Strega 2018 con Quando sarai nel vento, ci ha fatto dono di Vertigo, dedicato all’amico Andrea G. Pinketts che vi era molto legato. Vertigo è un racconto di immaginifica potenza che ci porta in una Atene post-apocalittica, e rappresenta il trampolino perfetto per tuffarsi alla scoperta del resto del numero.

Dopo la mezzanotte di Andrea Herman è uno di quei racconti che hanno il dono di farsi apprezzare di più ad ogni lettura: la sua atmosfera politicizzata e intima allo stesso tempo finirà per catturarvi. Attenti a non perdervi nella nebbia tra la via Emilia e l’Appennino Reggiano mentre lo leggete.

Il ratto, Ofelia di Valentina Durante spinge ad un paragone ardito: a chi sarebbe mai venuto in mente di accostare la bellissima protagonista del quadro di Millais alla carcassa di un topo morto? Eppure l’autrice rende convincente il confronto, sposando originalità e delicatezza.

La figlia dimenticata, racconto breve di Aimee Parkison, è il classico esempio di ircocervo letterario che abbatte i confini e tende a farsi ambizioso. Parkison, prolifica autrice che ha vinto numerosi premi nel suo paese, ha scritto qui una short story perturbante che mette al centro il male e la gelosia.

L’uso ardito della lingua è la caratteristica centrale di Un banchista e un cameriere si illudono di poter cambiare il loro destino, di Marco Morana, che racconta il potere con uno sguardo che vi farà sorridere amaramente.

I toni si fanno più cupi in Anime belle, anime uguali, di Giovanni Del Giudice, racconto violento e macabro che narra l’eccesso malato di un uomo costretto ad uscire fuori dai canoni della normalità.

Per concludere, un libro non si giudica certo dalla copertina, ma anche se così fosse, L’Ircocervo non lo teme: la sfinge ideata da Sara Dealbera (coordinatrice artistica del numero) è il primo animale mitologico ospitato fra le nostre copertine, a cominciare un percorso che speriamo possa continuare a mettere al centro ciò che combina audacemente elementi contraddittori e all’apparenza inconciliabili.

Le illustrazioni all’interno sono rispettivamente di: Paolo Voto, Francesca Romana Spuri, Benedetta C. Vialli, Linda Aquaro, Giulia Giovannoni, Riccardo Fabiani.

Il privilegio di ospitare la traduzione del racconto di Aimee Parkison è stata resa possibile da Elena Lombardi e Caterina Marchioro.

Il numero è scaricabile gratuitamente CLICCANDO QUISperiamo che possa catturarvi e farvi buona compagnia. Attendiamo i vostri pareri e i vostri commenti!. Fateci sapere cosa pensate delle illustrazioni e dei racconti!

5 Comments

  1. Questi racconti mi hanno incuriosito. Tra questi quello che però mi ha veramente colpito è stato Il ratto, Ofelia. Adoro quel dipinto di Ofelia e vedere questo paragone mi ha sorpreso. Lo leggerò sicuramente.

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