‘Il prosecco’, romanzo frizzante e spumeggiante, racconta la vera storia di Josef K., di giorno impiegato e alla sera dedito a baldorie e gozzovigli nei più squallidi night club di Praga.
Una mattina, proprio quando Josef K. sta preparandosi un pancake per colazione, due uomini bussano alla sua porta: egli invita loro a entrare e riceve l’amara notizia: è dichiarato in stato d’arresto ed è imputato in un processo.
Josef è convinto si tratti di un malinteso, si confronta col suo avvocato – gran figlio di buona mamma! – e da questi viene a scoprire che ad accusarlo è stata Natasha, la bella barista del Bohemian Strip Club, il locale preferito da Josef K. e i suoi amici.
L’accusa mossa dalla donna nei confronti di Josef K. è il furto di diciotto casse di prosecco dal suo locale. Le telecamere di sicurezza, come si verrà a scoprire nel corso del romanzo, avevano ripreso uno sbronzissimo Josef K. entrare, con l’amico oppiomane Max Brod, nel magazzino del Bohemian Strip Club, prendere diciotto casse del più costoso prosecco e caricarle su un Pick-up che li attendeva sul retro.
Né Josef K. né Max Brod ricordavano d’aver compiuto il furto; quanto al conducente del Pick-up, nulla mai si seppe.
Dimostrando che quella sera gli imputati non erano in grado di intendere e di volere, il loro avvocato riuscì a evitare che i due finissero in carcere. Josef K. e Max Brod se la cavarono risarcendo il Bohemian Strip Club dell’ammontare del furto.

Il pick-up, invece, si scoprì essere stato rubato a Cracovia un mese prima dei fatti e fu ritrovato, anni dopo, sul fondo di un lago in provincia di Sondrio: su quel che gl’è capitato, permane ancora il mistero.
Quel ch’è certo è che questo libro, tra i più popolari di Franz Kafka, ammalia il lettore con la sua trama da thriller e lo affascina con l’intrigo da romanzo psicologico. Personalmente mi sento di consigliarlo a tutti gli amanti dell’alcol.
Da questo romanzo leggermente frizzante è stato liberamente tratto, nel 2009, il film Una notte da leoni, di Todd Philips.