Social network, portale editoriale di free-publishing e di distribuzione, vetrina per la letteratura esordiente e indipendente: mEEtale racchiude in sé tutto questo, al punto da essere stato definito come Youtube dei libri. Una idea rivoluzionaria, che viene incontro alle moderne esigenze dei novizi scrittori e che offre occasioni davvero interessanti, come una serie di contest letterari e molto altro. Già tanti sono i casi di scrittori scoperti attraverso mEEtale da importanti case editrici. Ne abbiamo parlato con i suoi ideatori.
Allora, partiamo innanzitutto dal raccontare più nel dettaglio in cosa consiste mEEtale: com’è strutturato il vostro sito e cosa vi rende innovativi rispetto a ogni altra piattaforma?
Che lo si voglia ammettere oppure no – esordisce Fabio Biccari, CEO di mEEtale –, ci troviamo in un’era di cambiamento per il settore editoriale, e il mondo del “self publisher” sarà tra i pianeti di questo nuovo universo. mEEtale si pone l’obiettivo di trasformare un mondo dominato da un lato dalla paura di investire, dall’altro dalla presenza di bravi uomini di marketing, a un mondo dove l’eccellenza possa brillare all’interno di un universo buio e sconfinato. mEEtale è un incubatore di scrittori online che utilizza metriche per individuare casi di successo e portarli alla luce.
Gente già addentrata nel professionismo editoriale o semplicemente giovani con voglia di fare e passione per la letteratura: chi c’è dietro mEEtale?
Giovani è un parolone dato che oramai ci avviciniamo ai 40. Siamo appassionati che vogliono cambiare le logiche del mercato. Omar Speranza, CTO di mEEtale, ispirandosi al concetto di diffusione multimediale di youtube, ha cercato di rendere la pubblicazione e la consultazione online più fruibili. Negli anni il prodotto ha acquisito notorietà nel settore stringendo partnership con varie case editrici e ultimamente con la Federazione Unitaria Italiana Scrittori con la quale stanno per partire dei progetti innovativi.
Qual è la storia della vostra idea? Per meglio dire, sarebbe molto interessante sapere com’è nata, in quale occasione e soprattutto se sia scaturita da un’esigenza che in primis nutrivate voi stessi, e in seguito come il progetto ha preso forma.
La storia nasce sempre nel classico ipotetico garage da tre amici che avevano voglia di fare la differenza. Io lavoravo nell’ambito Marketing e Comunicazione, Omar Speranza con esperienza decennale nel settore informatico e Cristian Nenna nell’area finance. L’idea di base era quella di creare uno strumento per offrire visibilità a scrittori e musicisti ma nel tempo ci siamo resi conto delle reali esigenze del mercato e questo ci ha permesso di capire cosa è realmente mEEtale e di cosa ha bisogno il nostro utente/scrittore. Dopo aver strutturato la nostra idea e essere partiti con un semplice blog, nel 2010, il nostro team ha vinto nel 2012 il prestigioso premio Lamark, grazie al quale mEEtale ha preso la struttura operativa che ci ha accompagnato fino ad oggi.
E ad oggi, febbraio 2016, quali sono i numeri del vostro portale?
Su mEEtale puoi trovare più di 3.000 pubblicazioni, ma in vista dei nuovi contest in corso prevediamo una crescita esponenziale nei prossimi mesi.
Chiunque può utilizzare il vostro servizio per promuovere una sua opera oppure ci sono alcuni vincoli?
mEEtale è “open”, passatemi il termine inglese, chiunque può pubblicare senza vincoli, che siano racconti brevi, romanzi, testi di narrativa o fumetti.
E una volta che un nuovo iscritto inserisce il suo lavoro letterario, come fa ad essere scoperto dagli altri utenti per essere letto? E analogamente ma a parti inverse, un lettore che naviga sul vostro sito, come trova la lettura a lui più congeniale?
È questa una delle “innovazioni” offerte da mEEtale – illustra Loriana Lucciarini, Content Editor e responsabile di redazione – perché in mEEtale non esistono classifiche ma si dà spazio ai commenti e quindi alla community. Da un lato il lettore viene invogliato a leggere nuovi libri attraverso i commenti e dall’altro lo scrittore è spinto a farsi conoscere attraverso lo scambio reciproco di consigli. Questo è un punto fondamentale, ma non significa assolutamente che tra di loro si creino delle finte recensioni positive, anzi negli anni si è visto come i commenti ai libri abbiano contribuito alla crescita professionale degli autori. Altro punto importante è l’utilizzo degli hashtag, attraverso i quali è facile decidere quale tipologia di libro leggere.
C’è da dire, però, che spesso gli autori esordienti non sempre si fidano di mettere online il frutto delle loro fatiche, temendo magari che qualcuno se ne possa appropriare o comunque immaginando pericoli per la loro proprietà intellettuale. Come garantite un esordiente che ha questi dubbi?
Anche questo è uno dei punti di forza di mEEtale che negli anni ci ha contraddistinto – precisa Fabio Biccari: ogni autore, quando pubblica la propria opera, riceve in automatico una ricevuta via PEC (posta elettronica certificata) con al suo interno il pdf dell’opera e la data di pubblicazione. Un po’ come si faceva anni fa, quando si rimandavano le audiocassette o i manoscritti al proprio indirizzo di posta e faceva fede il timbro postale.
C’è mai stato il caso di qualche autore che attraverso il vostro sito è stato poi notato da una casa editrice che ha deciso di pubblicarlo?
A dire il vero abbiamo avuto più di un caso di autori che sono stati scoperti da case editrici e alcuni di loro sono diventati dei veri casi di successo. Prendo l’esempio di Nicky Persico con Baldini&Castoldi o Marta Tempra con Arpeggio Libero, ma la lista è molto lunga. Entrambi gli autori citati sono vincitori del Giallo Garda, rispettivamente per la categoria Romanzi Editi e Racconti inediti.
Ma approfondiamo un aspetto importante a cui avete già fatto riferimento: i contest letterari. mEEtale è molto operoso sotto questo aspetto e in particolare avete avviato da poco un nuovo concorso, il mEEtale Award. In cosa consiste e come funziona?
I mEEtale contest sono un vero e proprio strumento di training per lo scrittore – spiega Valerio Vozza, Contest manager di mEEtale–, mensilmente si svolgono più contest letterari che permettono agli autori di conoscersi ed interagire tra loro, diventando non solo uno strumento utile dal lato di crescita professionale, ma anche una opportunità per acquisire visibilità verso le case editrici. Inoltre mEEtale, insieme alla Federazione unitaria italiana scrittori e la casa editrice Arpeggio Libero, ha deciso di istituire una nuova tipologia di contest unica del suo genere che va a racchiudere tutte le logiche dell’incubatore.
Perché un esordiente dovrebbe parteciparvi?
Perché? Il primo premio consiste nella pubblicazione e promozione del romanzo del vincitore, e mEEtale sta lavorando per stanziare un budget consistente per la promozione di tale romanzo. Il vincitore avrà una visibilità che un normale self publisher o un autore esordiente, pubblicato da una casa editrice medio-piccola, non riuscirebbero ad ottenere mai per molti motivi. Ci sono anche altre ragioni ma credo che questa sia la più importante e quella che renderà questo contest unico.