Chi ci legge da un po’ sa quanto siamo attenti al panorama degli esordi, e quanto desideriamo mettere l’aspirante scrittore nelle condizioni di conoscere quello che è opportuno e quello che non è opportuno fare per cercare la via della pubblicazione (come avevamo spiegato in una imprescindibile intervista).
Per questo stesso proposito, quando mi sono trovato ad approfondire la conoscenza dell’iniziativa Il futuro davanti (una serie di incontri individuali di scouting che fanno sedere un giovane autore alla scrivania di un importante editore), ho subito pensato che potesse essere non solo un buon consiglio pratico per chi volesse pubblicare la sua opera prima, ma anche un ottimo spunto per indagare come avviene l’incontro tra un autore e un editore, cosa fa la differenza, quali fattori intervengono e qual è il punto di vista di un editore nei confronti della massiccia “offerta” di opere da parte di esordienti e aspiranti scrittori.
Abbiamo intervistato organizzazione, editori e partecipanti che sono arrivati alla pubblicazione, i quali ci hanno raccontato la loro esperienza.
Hanno risposto: Martino BALDI (coordinatore dell’iniziativa), Claudio CECIARELLI (editor E/O), Andrea DONAERA (autore NNE), Vanni SANTONI (editor Tunué) e Giorgia TRIBUIANI (autrice Voland)
L’opinione di MARTINO BALDI, caporedattore TheFLR, curatore del festival “L’anno che verrà” e de “Il futuro davanti”.
Il nostro punto forte è la metodologia di selezione, che in tempi abbastanza rapidi ci permette di lavorare con grande efficacia. Bisogna ricordare infatti che si tratta di una selezione gratuita e a budget molto contenuto, quindi non possiamo permetterci un lavoro approfondito sui testi completi. I materiali richiesti non sono molti (una lettera di motivazione, una presentazione del libro e 8000 battute di testo). In questo modo tutti i materiali di tutti i candidati possono essere esaminati da tutti e sette i membri della commissione, che ne danno una valutazione aritmetica commentata. La molteplicità e la qualità degli sguardi ci permettono di intercettare motivi di interesse in profili anche molto diversi, sfuggendo a un eccesso di soggettività e anche a cali di concentrazione individuali, inevitabili in un lavoro svolto in così poco tempo.
A posteriori io, come coordinatore, svolgo una sintesi di tutte le valutazioni della commissione, selezionando e distribuendo agli editori/agenti gli scrittori su cui si è concentrato il consenso, e riesaminando quelli che hanno avuto valutazioni discordanti. Una attenzione importante è rivolta, infine, alla preparazione per così dire psicologica dei candidati prescelti per gli incontri, in modo che le aspettative siano chiare e il clima di lavoro disteso, professionale e proficuo per tutti.
L’opinione di CLAUDIO CECIARELLI, che dal 2007 è direttore editoriale della narrativa italiana delle Edizioni E/O.
Iniziative di scouting non hanno senso se la qualità del filtro e della selezione non è adeguata: sappiamo tutti che la mole di proposte che ogni anno, ogni mese, e ormai quasi ogni giorno arrivano a una casa editrice attraverso i vari canali è imponente. Dentro questa ipertrofia dell’offerta c’è ovviamente di tutto. Si fatica tantissimo a “gestire il traffico”, con l’inevitabile rischio di bucare completamente autori e proposte che meriterebbero interesse.
Ma se la selezione – come nel caso degli incontri organizzati da Martino Baldi e dai suoi collaboratori e sodali – è di qualità, se cioè un editore si trova di fronte a opere che hanno una dignità di pubblicazione, il senso c’è, e rende l’iniziativa davvero meritoria. Al di là del fatto che un editore trovi o non trovi l’opera “giusta” per il proprio catalogo, non ha mai la sensazione che stia “perdendo tempo”. Al contrario, gli incontri di scouting rappresentano un’occasione di confronto e di stimolo, molto utile per entrambe le parti interessate.
L’opinione di VANNI SANTONI, editor di Tunué. Nel 2018 a Il futuro davanti ha incontrato Elena Giorgiana Mirabelli, che arriverà in libreria a marzo prossimo.
L’azione di preselezione operata da The FLR e dal festival è stata rilevante. Devo dire che tutti gli autori selezionati mi avevano fatto una buona impressione. Ho scelto Mirabelli perché leggendo il libro aveva un taglio e una ricerca linguistica adatti alla nostra collana: Tundra, questo per ora il titolo di lavorazione, è un gelido dramma ambientato in un futuro prossimo che ricorda Beckett e il DeLillo più minimale.
Nell’incontro mi sono soprattutto preoccupato di capire se e quanto voleva lavorare sul testo per migliorarlo.
Per quanto le riviste restino il canale primario per trovare voci nuove interessanti, per un editore il valore aggiunto di questa iniziativa è il filtro di selezione, operato da professionisti, che viene applicato alle proposte (esattamente come fa il Premio Calvino).
L’esperienza di GIORGIA TRIBUIANI, che nel 2017 ha incontrato a Pistoia l’editore Voland col quale ha poi pubblicato il romanzo Guasti.
Quello di Pistoia è stato un giorno molto particolare, a cominciare dal viaggio: non sapevo che ci fosse il Lucca Comics e che avrei preso un treno pieno di cosplayer. Mi sono trovata col romanzo stampato sottobraccio pressata tra un Pennywise e uno Squall. L’incontro poi è stato ottimo fin dall’inizio, tanto che ho avuto subito la sensazione che fosse la volta buona: con Daniela Di Sora abbiamo parlato del mio percorso, delle motivazioni che mi avevano portata a scrivere in generale e a scrivere il romanzo che le stavo proponendo; poi mi ha fatto una serie di domande “tecniche” per assicurarsi che avessi lavorato alla storia facendo scelte con cognizione di causa (per esempio, visto che la storia ruota intorno a un uomo che ha deciso di farsi plastinare dopo la morte, mi ha domandato se la sua compagna avesse visto un avvocato). Di questa parte sono stata davvero contenta, perché è raro che un autore riesca a parlare così approfonditamente con un editore, e questa opportunità è una delle cose più belle del festival. A metà dell’incontro avevo già il biglietto da visita di Daniela con l’email a cui inviare il testo completo. La fatidica telefonata con la proposta di contratto è arrivata dopo soli 15 giorni.
L’esperienza di Andrea DONAERA, che ha appena pubblicato con NNE Io sono la bestia, romanzo con cui aveva partecipato agli incontri di scouting nel 2018.
Il percorso del mio romanzo è stato complesso e fortunato. Ha coinvolto diverse persone. Ringrazio tanto Martino Baldi perché mi ha permesso di partecipare a “L’anno che verrà”, anche se per incontrare non NNE ma un altro editore che stimo tantissimo. A Pistoia ho poi avuto modo di conoscere Eugenia Dubini di NNE che era incuriosita sia per l’incipit che avevo mandato sia anche per la “spinta” del caro Alessandro Gazoia di minimum fax (che aveva letto il romanzo alcuni mesi prima).
Ma già nei giorni precedenti all’incontro di Pistoia la scrittrice Caterina Serra aveva proposto il testo intero a NNE.
Eugenia ha poi finito di leggere il mio lavoro in treno di ritorno da Pistoia, e dopo alcuni giorni abbiamo iniziato il percorso che ha portato alla nascita del libro.
Per chi fosse interessato, c’è tempo fino al 12 ottobre per presentare la propria candidatura. Per tutte le informazioni rimandiamo al sito ufficiale.
Articolo a cura di Giuseppe Rizzi
Efficace nella sintesi degli interventi riportato che sono, al contempo , linee guida e stimoli.
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