Novembre porta con sé tantissime novità in libreria. Tra libri appena usciti e altri che stanno per arrivare tra gli scaffali, vi segnaliamo quelle che ci sono sembrate le 10 novità più interessanti del momento. C’è un po’ di tutto…
- Stefano Massini, L’interpretatore dei sogni, Mondadori (dal 21 novembre)
Stefano Massini, drammaturgo di fama mondiale, torna al romanzo dopo il successo di Qualcosa sui Lehman, secondo classificato al Premio Campiello 2017. Freud è il protagonista dell’indagine letteraria di Massini, che ruota intorno a L’interpretazione dei sogni. Cosa c’è oltre quel libro? E soprattutto chi c’è dietro? Scorrono allora, pagina dopo pagina, decine di casi, decine di sogni, decine di pazienti e di umanissimi conflitti. Il tutto all’insegna di una grande domanda: come si legge un sogno? Prende così forma un viaggio meraviglioso, in cui Massini ricostruisce passo per passo l’elaborazione di un metodo, usando i sogni come veri e propri “casi” che Freud risolve come se fosse Sherlock Holmes, con la capacità di deduzione e intuizione propria dei più grandi detective della storia. - Orazio Labbate, Suttaterra, Tunué (già in libreria)
Il giovane autore classe ’85, che ha esordito con Lo Scoru nel 2014, torna in libreriacon un nuovo libro, definito un gotico siciliano
Giuseppe Buscemi, siculo americano, è rimasto vedovo a soli trent’anni. Ormai lontano dalla realtà e prossimo al suicidio, riceve una lettera da Gela, inviata proprio dalla moglie defunta, che lo invita a raggiungerla là. Stravolto dallo spavento, e tuttavia custode indefesso dell’amore verso la donna, decide di seguire quel richiamo fantasmatico. Intraprenderà così un viaggio reale e metafisico dall’America alla Sicilia del sud, attraverso tappe esistenziali che suonano come una Via Crucis e l’incontro con personaggi surreali che sembrano emergere dalle profondità di un inferno mediterraneo. - Zigmunds Skujins, Come tessere di un domino, Iperborea (già in libreria)
In una vecchia residenza nobiliare nei dintorni di Riga risiede una famiglia del tutto speciale: oltre al narratore, figlio di una coppia di artisti circensi ora affidato alle cure del nonno, vive una zia, un misterioso Aviatore e un’attempata signora proprietaria della villa, detta la Baronessa. Il nonno alleva cavalli e gestisce un’attività di noleggio di carrozze per trasporti e processioni, e la Baronessa lo affianca nelle faccende amministrative dell’attività. È dall’originale e spiritoso punto di vista di questa stravagante comunità che osserviamo l’intrecciarsi di vite comuni con la tumultuosa storia della Lettonia nel Novecento. A fare da controcanto, con un piglio incalzante e che ricorda il Calvino del “Il visconte dimezzato” o del “Barone rampante”, è il racconto delle avventure di Waltraute von Brüggen, una nobildonna lettone di origini tedesche vissuta nel XVIII secolo. Skujiņš (Riga, 1926) è uno dei più famosi scrittori baltici del XX secolo.
- Pierre Klossowski, Il Bafometto, Adelphi (già in libreria)
Tra le accuse infamanti rivolte ai Cavalieri Templari nel corso del processo a loro intentato dall’Inquisizione c’erano quelle di sodomia, eresia e idolatria; veneravano, si disse, un idolo oscuramente legato alla tradizione gnostica e a pratiche alchemiche: il Bafometto. Da allora, questa figura alata e munita di corna, dai tratti somatici bestiali e androgini, ha dato origine a una proliferante letteratura romanzesca. Agli antipodi di tutto ciò, Klossowski ci regala, con l’ultimo romanzo da lui scritto, un’opera che è un azzardo visionario, dove i personaggi, prima ancora di avere un nome, sono «soffi», ovvero potenze invisibili che occasionalmente diventano corpi tangibili e abitano un Medioevo fantasmatico. Ciò che avviene nel Bafometto è l’abbandono al mondo ridivenuto favola, dove il passato è intercambiabile con l’attuale – e dove forse la storia dei Templari è il massimo di attualità possibile.
- Ricardo Romero, Storia di Roque Rey, Fazi (dal 16 novembre)
Il giorno in cui lo zio Pedro muore, la zia Elsa chiede a Roque, dodici anni, diindossare le sue scarpe per ammorbidirle un po’ in vista del viaggio nell’aldilà. Così, riempite le punte con il cotone, il ragazzo esce di casa per fare una passeggiata. Non tornerà più. Camminerà per quarant’anni attraverso l’Argentina, senza meta, in una lunghissima fuga costellata di scoperte, di riflessioni e di una serie di incontri indimenticabili: Umberto, un prete epilettico parricida; Los Espectros, un gruppo di musicisti itineranti che lo ingaggia come ballerino; Marcos Vryzas, un bohémien alcolizzato che lo introduce alla vita dissoluta della capitale. E quando Roque finirà a lavorare in un obitorio, tolte le scarpe dello zio indosserà quelle dei morti, che lo condurranno nei luoghi dove sono sepolti i loro più terribili segreti. Sullo sfondo di questo lungo viaggio, scorrono quarant’anni di storia dell’Argentina. Storia di Roque Rey rielabora la grande tradizione sudamericana del realismo magico.
- Antoine Volodine, Gli animali che amiamo, 66thand2nd (già in libreria)
L’umanità è pressoché scomparsa. Solo una donnina è rimasta ad aggirarsi in mezzo a capanne vuote nella speranza di farsi ingravidare da qualcuno di passaggio. Quanto agli altri superstiti, chissà. Al loro posto una vegetazione a tratti lussureggiante e una sequela di animali, fantastici e non, che entrano ed escono da sogni di sogni in una realtà onirica o comunque surreale. Cinque intrarcane e due Shaggås compongono questo straordinario pastiche letterario bizzarro, giocoso, immerso in un’atmosfera apocalittica, da fine della Storia, dove l’umorismo del disastro si mescola a una malinconica rassegnazione.
- Yoko Tawada, Memorie di un’orsa polare, Guanda (già in libreria)
Tre talentuosi orsi bianchi sono gli inusitati protagonisti di un romanzo che racconta le loro travagliate esistenze attraversando un secolo di storia. La prima è la matriarca, stella del circo sovietico, che dopo il ritiro dalle scene scopre il piacere di ritrovarsi sola con la sua penna stilografica: la sua autobiografia farà di lei una scrittrice di successo. Sua figlia Tosca, nata in Canada, si trasferisce nella Germania orientale, dove dà spettacolo come provetta ballerina di tango nei circhi. Infine Knut, il figlio che Tosca abbandona per seguire la sua vena artistica, si ritrova affidato a un altro mammifero, il custode dello zoo di Berlino, e cresce assediato da giornalisti e visitatori, diventando, suo malgrado, il simbolo delle ansie per il destino del pianeta. Orsi polari che non hanno mai messo piede al Polo Nord, cresciuti in simbiosi con chi li ha irrimediabilmente snaturati, si aggrappano al ricordo per inseguire la propria identità e osservano gli umani con sguardo stranito e insieme profondamente curioso, scovando una comune radice animale che annulla ogni barriera linguistica, politica o sociale.
- Anna Banti, Racconti ritrovati, La nave di Teseo (già in libreria)
La nave di teseo ha il grande merito di riportare in libreria Anna Banti, l’autrice del celebre Artemisia, considerata una delle autrici più importanti nella storia della letteratura italiana del Novecento. In questo volume trovano corpo unico i suoi “scritti sparsi”. Banti condensa in questi testi la ricchezza di sfumature che hanno animato la sua prosa. I racconti affrontano temi e modalità mossi e disparati, variando dall’autobiografia all’osservazione degli ambienti domestici e sociali, dalla tensione amorosa al mondo femminile, sempre interpreti della sua impareggiabile capacità di alternare ironia e schiettezza, commozione e tenerezza che tanto profondamente ha influenzato la sua eredità letteraria.
- Margaret Atwood, Seme di strega, Rizzoli (già in libreria)
Felix è un regista teatrale di successo. Eppure, nulla di ciò che ha portato in scena finora potrà reggere il confronto con la brillante, spiazzante rilettura della shakespeariana Tempesta che, all’indomani della morte dell’amata figlia Miranda, Felix si è messo in testa di produrre. O per lo meno, questo è il piano. Se non che, vittima di un volgare tradimento da parte del suo socio in affari, Felix si ritrova d’improvviso a vivere in totale solitudine, estromesso con un colpo di mano dal mondo del teatro, in una catapecchia in mezzo al niente: uno sconfortante luogo pieno di assenze che però si rivela ben presto ideale per rimasticare le sue mire di vendetta contro chi pensava di averlo ormai escluso, giocando d’astuzia, dal palcoscenico della vita. Margaret Atwood reinterpreta La tempesta di Shakespeare e costruisce un romanzo definito dal britannico Guardian «ribelle, che si legge tutto d’un fiato, spassoso».
- Teffi, Da Mosca al Mar Nero, Neri Pozza (già in libreria)
Teffi, pseudonimo di Nadezna A. Bucinskaja, 1872-1952, è stata una scrittrice russa tra le più originali, il cui stile è caratterizzato dall’humour e dall’ironia. Siamo a Mosca, autunno 1918. Nei caffè male in arnese, i poeti leggono versi ululando con voci affamate in mezzo ad avventori coi cappotti laceri e puzzolenti. Teffi viene invitata a leggere le sue opere in Ucraina. Un semplice viaggio di lavoro da cui rientrerà a breve si conclude, invece, quattro anni dopo, a Parigi, dove trascorrerà il resto della sua vita in esilio. Niente di tutto questo è prevedibile quando la popolare autrice russa arriva nella Kiev occupata dai tedeschi. Quando Kiev cadde, alcuni mesi più tardi, Teffi fugge a sud di Odessa, poi al porto di Novorossiysk, dal quale intraprende un lungo viaggio per Costantinopoli. Dietro di lei, le città vengono sequestrate dai bolscevichi – teatri, giornali e presse chiusi, e amici e colleghi assassinati e giustiziati
– Giuseppe Rizzi –